Abbiamo semprevissuto nel castello diShirleyJackson.
La Jackson purtroppo non è molto conosciuta in Italia quanto dovrebbe. Lo stesso Stephen King ha ammesso di essersi ispirato a questa grandissima donna, durante la stesura delle sue opere molto più conosciute nel nostro paese.
Abbiamo sempre vissuto nel castello è un libro di poche pagine che ha saputo conquistarmi sin dalla prima riga. Il romanzo narra la storia di una famiglia rimasta coinvolta in un episodio tragico dove solo tre membri ne sono usciti illesi, ovvero : due sorelle e il loro zio, il quale purtroppo dopo l'accaduto è rimasto invalido.
Shirley, struttura la sua opera su due grandi argomenti principali: l'emarginazione e il pregiudizio.
Le due sorelle infatti e il rispettivo zio, vivono la loro quotidianità rinchiusi all'interno della loro abitazione, un vero e proprio castello che assume le sembianze di una gabbia. Solo due giorni della settimana sono destinati alle uscite che riguardano gli acquisti dei viveri e dei libri. L'intera popolazione sin dal giorno dell'incidente,incomincia a sospettare come possibile colpevole di una delle due sorelle; sarà proprio questo a determinare l'isolazione delle ragazze. Questa vita di solitudine inizierà a subire delle crepe nel momento in cui arriverà a sconvolgere la stabilità della famiglia un misterioso parente.
La Jackson è molto abile nel creare atmosfere inquietanti con l'utilizzo di poche parole che hanno una valenza magica. Starà al lettore interpretare questi segni che l'autrice lascia per individuare un possibile epilogo.
Consiglio a tutti voi, miei cari lettori , di riscoprire questa autrice!! Una vera regina nel suo genere.
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